Il codice dei re by P. D. Baccalario

Il codice dei re by P. D. Baccalario

autore:P. D. Baccalario [Baccalario, P. D.]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Il Battello a Vapore
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00


Beatrice non voleva cenare da sola. Così andò al cinema a vedere una commedia che sperava le avrebbe disteso i nervi. Mangiò pop corn e patatine e uscì molto più agitata di com’era entrata.

Per strada, tra gruppetti di ragazzi che le sembravano alieni, si ritrovò a pensare a molte cose. Anche a Gabriel Naudé. Il Conte le aveva raccontato che da medico del Re era diventato bibliotecario di fiducia del cardinale Richelieu e poi di Mazzarino, per il quale aveva raccolto una collezione sterminata di libri: quarantamila volumi!

Forse la più grande collezione di tutti i tempi, un tesoro di manoscritti ed edizioni meravigliose e introvabili. Il Conte aveva elencato almeno una trentina di “rarità”, che però lei aveva dimenticato.

Quella sterminata collezione era poi stata ceduta al Parlamento di Parigi, durante la rivolta della Fronda. In pratica, il popolo si era ribellato contro nobiltà e Chiesa. Vista la mala parata, il Cardinale aveva concesso al popolo “libertà e cultura”, ovvero... i suoi libri!

«E così, li perse tutti» aveva detto il Conte.

«E dove andarono a finire i libri?» aveva chiesto Beatrice.

«Il Cardinale domandò a Naudé di ricostituire l’intera collezione, basandosi sul catalogo che lui stesso aveva compilato, ma... purtroppo, Naudé morì durante il viaggio di ritorno in Francia.»

Ecco un’altra affinità con quanto stava accadendo in quei giorni: il tentativo di ricostruire una collezione di libri, servendosi di un catalogo.

Di un noiosissimo catalogo.

Beatrice fece un grande sbadiglio e si incamminò verso casa, un po’ confusa.

Chissà com’era andato l’incontro di suo zio con il vecchietto con la gobba.

Una moto rombò sotto la Mole, scomparendo oltre i cartelli dell’isola pedonale.

L’altro particolare che Beatrice si era annotata mentalmente era che Gabriel Naudé era stato il primo a scrivere un manuale dedicato ai collezionisti di libri. Si chiamava Il qualcosa per vestire la tua biblioteca o Il qualcosa per ordinare la tua biblioteca.

Forse era quello il collegamento con Giobatta da Varazze?

Beatrice si fermò in mezzo al ponte a guardare le cascatelle d’acqua.

Ricapitolando: il medico Naudé procura quarantamila libri al Cardinale Mazzarino e scrive un libro che insegna a costruire una biblioteca. Il medico Ben Laquedem prepara una minuscola, ma particolarissima biblioteca per il Re di Savoia, viene giudicato pazzo e muore in un manicomio; mentre il funzionario di corte Giobatta da Varazze redige il catalogo della sua piccola biblioteca. E ora, quasi tre secoli dopo, un minaccioso collezionista di libri vuole ricostruire la minuscola biblioteca di Ben Laquedem, partendo proprio dal catalogo di Giobatta.

— Meno male... — disse Beatrice ad alta voce, fermandosi sul ponte per osservare lo scorrere del fiume — che Zakhar non vuole ricostruire la biblioteca del Cardinal Mazzarino!

Quarantamila libri!

Non sapeva nemmeno quanto spazio avrebbero occupato!

Comunque, si era fatta una certa ora, doveva tornare a casa.

Beatrice sollevò lo sguardo e si accorse che c’era una persona incappucciata sul ponte e sembrava la stesse guardando. Era ferma, con le braccia lungo i fianchi.

A quell’ora i lampioni ronzavano nel caldo. Le poche macchine si muovevano lentamente, come se fossero accaldate.

La figura incappucciata rimaneva immobile, non faceva niente.



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